27/02/2009

Thirsty Thursday

Posted in Life tagged , at 6:48 PM by S.

Come ogni giovedi i temerari drinkaioli universitari si ritrovano in un locale deciso e organizzato da uno dei tanti club dell’universita’ per festeggiare la fine della settimana studentesca e dare il benvenuto al week end … e forse dimenticare la settimana appena passata. Ieri sera l’evento era organizzato al “Tequila” a Fenway e raggruppava tutti gli studenti (undergrads e grads) della Boston University e del MIT.img_2540

Questa informazione credo che sia sufficiente per far capire in che condizioni era il locale. Pochissimo spazio per muoveersi, figuriamoci per ballare a ritmo di musica, decisamente fuori moda e un chiasso assordante che impediva di capire chi parlava e cosa diceva, invitando cosi’ alla tanto conosciuta tecnica: “di’ sempre “yes” e spera che le conseguenze non siano troppo disastrose”. Ma prima di riuscire ad entrare nel locale c’e’ stato il solito rituale a cui tutti devono andare in contro. Il controllo dei passaporti (per noi internazionali) per controllare l’eta’ (che deve essere rigorosamente superiore ai 21 anni) e il timbro sulla mano:’ MONSTER” per non so bene quale recondita ragione. Gia’ il mio Ego al momento se ne sta’ quieto quieto, questi colpi mancini proprio non rendono l’intera situazione pasicologica migliore..anzi..:-)img_2549

Comunque..tornando a noi…Il Thristy Thursday e’ un evento popolarissimo il primo anno di MBA e poi va via via scemando con il passare dei semestri per arrivare poi ai pochi temerari che formano una specie di circolo e che si ritrovano ogni giovedi a parlare del piu’ e del meno (lo studio e’ tabu’) a suon di birre e mojitos e musica di scarsa qualita’. Il primo anno uscivo abbastanza ma poi semestre dopo semestre ho incrementalmente ridotto i “TT” in quanto e’ prassi comune finire a parlare ad un gruppetto di gente mezza ubriaca facendo attenzione a fare frasi brevi e dirette senza troppo intercalari per aiutare l’altra parte alla facile comprensione…e la maggior parte delle volte senza risultati soddisfacenti. Decisamente richiede energia e buona volonta’ ma se siete in USA e riuscite a intercettare il locale dove si tengono questi eventi e’ decisamente un’esperienza da provare!